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Dio della storia, ma mostratelo come vive oggi in voi.
[24] Non credo alla gente che parla agli altri della propria fede, soprattutto con
lo scopo di convertire. La fede non ammette di essere raccontata. Deve essere vissuta,
e allora si diffonde da sé.
[25] La conoscenza divina non si prende a prestito dai libri. Deve realizzarsi in
noi. I libri sono un aiuto, nel migliore dei casi, spesso perfino un ostacolo.
[26] Credo nella fondamentale verità di tutte le grandi religioni del mondo.
Credo che tutte siano date da Dio e credo che siano state necessarie al popolo al quale
furono rivelate. E credo che, se solo tutti noi potessimo leggere i libri sacri delle
diverse fedi dal punto di vista dei seguaci di queste fedi, scopriremmo che in fondo
sono tutte eguali e si aiutano l'un l'altra.
[27] La fede in un solo Dio è la pietra angolare di tutte le religioni. Ma non
prevedo il giorno in cui sulla terra ci sarà in pratica un'unica religione. In teoria, dato
che c'è un solo Dio, può esserci una sola religione. Ma in pratica, non ho conosciuto
neppure due persone che avessero la stessa identica concezione di Dio. Perciò ci
saranno sempre, forse, religioni diverse rispondenti a diversi temperamenti e a
diverse condizioni climatiche.
[28] Credo che tutte le grandi religioni del mondo siano piú o meno vere. Dico «
piú o meno », perché credo che tutto quello che è toccato dalla mano dell'uomo, per
la semplice ragione che gli esseri umani sono imperfetti, diventi imperfetto. Ma la
perfezione è attributo esclusivo di Dio ed è indescrivibile, intraducibile. Credo che sia
possibile a ogni essere umano diventare perfetto come è perfetto Dio. E necessario
che tutti noi aspiriamo alla perfezione, ma quando si raggiunge questa condizione
benedetta, essa diventa indescrivibile, indefinibile. E perciò ammetto, con tutta
umiltà, che i Veda, il Corano e la Bibbia sono parola imperfetta di Dio e che, esseri
imperfetti come siamo, piegati qua e là da una moltitudine di passioni, ci è
impossibile perfino comprendere questa parola di Dio nella sua pienezza.
[29] Non credo nella verità esclusiva dei Veda. Credo che la Bibbia, il Corano e
lo Zend Avesta siano altrettanto divinamente ispirati dei Veda. La mia fede nelle
scritture indú non esige che io ne accetti ogni parola e ogni verso come divinamente
ispirati [ ... ] Rifiuto di essere legato a qualsiasi interpretazione, per quanto dotta
possa essere, se ripugna alla ragione o al senso morale.
[30] Templi o moschee o chiese Non faccio distinzioni tra queste diverse dimore
di Dio. Sono come la fede le ha fatte. Sono una risposta all'anelito dell'uomo di
raggiungere in qualche modo l'Invisibile.
[31] La preghiera mi ha salvato la vita. Senza di essa, sarei pazzo da molto
tempo. Ho avuto la mia porzione delle più amare esperienze pubbliche e private, che
mi gettarono in una temporanea disperazione. Se riuscii a liberarmi da questa
disperazione, fu grazie alla preghiera. Essa non è stata parte della mia vita come lo è
stata la verità. Sbocciò semplicemente dalla necessità, quando mi trovai in una
situazione nella quale non avrei assolutamente potuto essere felice senza di essa. E
con il passare del tempo, la mia fede in Dio crebbe, il desiderio di pregare si fece piú
irresistibile. La vita mi sembrava monotona e vuota senza di essa. Avevo assistito alle
funzioni dei cristiani in Sud Africa, ma non riuscirono ad attirare la mia attenzione.
Non potei unirmi a loro. Supplicavano Dio, io non potevo; fallii grossolanamente.
Cominciai senza credere in Dio né nella preghiera, e fino a una tarda epoca della mia
vita non sentii nulla che somigliasse a un vuoto nella vita. Ma in quell'epoca sentii
che, come il cibo è indispensabile al corpo, cosí la preghiera è indispensabile
all'anima. In realtà il cibo non è cosí indispensabile al corpo come la preghiera
all'anima. Perché il digiuno è spesso necessario per conservare la salute del corpo,
mentre non esiste il digiuno della preghiera. E impossibile saziarsi di preghiera. Tre
dei piú grandi maestri del mondo - Buddha, Gesù e Maometto - hanno lasciato
un'incontestabile testimonianza di aver trovato illuminazione nella preghiera e di non
aver assolutamente potuto vivere senza di essa. Milioni di indú, musulmani e cristiani
trovarono l'unico conforto della vita nella preghiera. Li chiamate menzogneri o illusi.
Dirò che questa « menzogna » ha un grande fascino per me, cercatore della verità, se
è proprio « menzogna » questa che mi ha dato forza o sostegno nella vita senza di che
non potrei vivere un istante. Nonostante la disperazione che mi fissa in volto
sull'orizzonte politico, non ho mai perso la mia pace. In realtà, ho trovato gente che
invidia la mia pace. Questa pace viene dalla preghiera. Non sono un uomo di cultura,
ma presumo umilmente di essere un uomo di preghiera. Sono indifferente alla forma.
A questo riguardo ciascuno è legge a se. stesso. Ma vi sono alcune strade ben
tracciate, ed è prudente seguire le vie battute, percorse dagli antichi maestri. Ho
portato la mia testimonianza personale. Che ciascuno provi, e scoprirà che la
preghiera quotidiana aggiungerà qualche cosa di nuovo alla sua vita.
[32] Lo scopo ultimo dell'uomo è la realizzazione di Dio, e tutte le sue attività,
politiche, sociali, religiose, devono essere dirette dallo scopo ultimo della visione di
Dio. Il servizio immediato di tutti gli esseri umani diventa parte necessaria di questo
sforzo, semplicemente perché l'unico modo di trovare Dio è vederlo nella sua
creazione ed essere una cosa sola con essa. Ciò si può fare soltanto servendo tutti. E
questo si può fare soltanto nel proprio Paese. Io sono una parte e una porzione del
tutto, e non posso trovare Dio lontano dal resto dell'umanità. I miei compatrioti sono
il mio prossimo più vicino. Sono diventati cosi poveri, indifesi, inerti che devo
concentrarmi nel servirli. Se mi persuadessi di poter trovare Dio in una caverna
dell'Himalaya, ci andrei immediatamente. Ma so di non poterlo trovare lontano
dall'umanità.
[33] E una tragedia che oggi la religione non significhi per noi nulla più che
restrizioni nel cibo e nelle bevande, nulla più che adesione a un senso di superiorità e
inferiorità. Lasciatemi dire che non può esservi ignoranza più grossolana di questa.
Nascita e osservanza di forme non possono determinare la superiorità e l'inferiorità di
un uomo. Il carattere è il solo fattore determinante. Dio non ha creato gli uomini con
un distintivo di superiorità o inferiorità; nessun libro sacro che classifichi un essere
umano inferiore o intoccabile per via della sua nascita, può esigere la nostra
obbedienza; è una negazione di Dio e della Verità che è Dio.
[34] t mia convinzione che tutte le grandi fedi del mondo sono vere, sono
stabilite da Dio e servono lo scopo di Dio e di coloro che sono stati educati in quegli
ambienti e in quelle fedi. Non credo che verrà mai il momento in cui potremo dire [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]

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